Federico Terradico

Federico Terradico

“Il Codice Deontologico Del Musicista è  un insieme di principi che dovrebbero essere  innati in coloro che, per professione o per diletto, hanno il dono di poter comunicare  se stessi attraverso la musica. Ogni musicista, che in quanto tale si presuppone più  sensibile verso molte sfumature invisibili riguardanti ogni campo, dovrebbe vivere e  trasmettere il codice come dimostrazione di autenticità ed integrità dell’individuo,  escludendo inutili competizioni e sotterfugi più tipici di un petroliere.” 

 

 

 

Alessandro Gallo

Matrimonio“Come autore, da 15 anni ‘emergente’ perché continuamente obbligato a compromessi pur di vedere pubblicate le proprie opere, non posso che essere a favore di questa iniziativa che permetterebbe a tutti i nuovi e validi autori di trovare finalmente il giusto spazio e i giusti compensi nel panorama nazionale. Credo che, se partecipato, questo codice possa essere un modo di ‘mettere alle strette’ le grandi major e costringere il mondo della  musica italiana a un nuovo inizio, se ci fosse l’obbligo di rispettare queste regole morali e civili ci sarebbe spazio per chi se lo merita, verrebbero valorizzati i talenti di ognuno e non si dovrebbero cedere punti SIAE perché è l’unico modo di arrivare a dei contatti importanti, pratica purtroppo molto diffusa e professionalmente estremamente scorretta in quanto volutamente impedisce agli artisti emergenti di crearsi una rete di conoscenze e collaborazioni che permetterebbe loro di realizzarsi in questo mestiere. Finalmente si aiuterebbe a non coltivare più gli interessi degli stessi nomi che ad oggi tutto fanno e tutto scrivono. Largo al codice Deontologico del Musicista Professionista che premia e qualifica il dono che diventa professione!”

Alessandro Gallo

Eugenio Mori

eugenio_mori“Prima di tutto, un grazie mai abbastanza grande verso Andrea Marco Ricci e tutto il suo staff, per quello che ha fatto, che fa e che sicuramente continuerà a fare per tutti noi musicisti e non solo; e nello specifico per la stesura di questo “CODICE DEONTOLOGICO”, che a ben vedere non è altro che il naturale comportamento che un musicista dovrebbe avere nel praticare la propria professione.
In una società dove (purtroppo) è più importante apparire che essere, il rispetto di questo codice è la cartina tornasole per trovare le differenze fra un professionista ed un “dopolavorista”; sia ben chiaro che chiunque deve essere libero di esprimersi, ed avere l’opportunità di esibirsi, ma assolutamente nel rispetto di queste regole, che alla fine altro non sono che un modo civile per tutelare la qualità, sia di chi offre, che di chi domanda.

Chi si è preparato per anni e continua da serio professionista a farlo, dovrebbe essere tutelato da organizzatori, gestori e colleghi per un unico scopo: tenere alta la qualità; mentre sempre più spesso si ripiega sui “saldi”; oppure paradosso dei paradossi: nonostante il livello nostrano sia molto alto e valido, si ingaggiano strapagandoli (in un momento di crisi come questo, i nostri artisti predicano bene ma razzolano male) musicisti stranieri (per carità di livello eccelso) che però non hanno nulla a che fare con la musica pop e la cultura italiana (cosa che per noi all’estero è burocraticamente complicatissima); o per quanto riguarda i festival jazz, si riempiono i cartelloni non solo con i giganti della musica internazionale che hanno tutti i meriti le qualifiche, ma spesso con emeriti sconosciuti solo perchè, avendo un nome esotico, “tirano“ di più, e la colpa è soltanto nostra e della nostra esterofilia.

Io sono sempre stato convinto che le regole le rispettino coloro che comunque le rispetterebbero anche se non ci fossero. Quindi la mia speranza è quella che tramite questo “CODICE” molte persone si possano rendere conto di quanto RISPETTO ci voglia per fare arte e cultura, o anche solo del buon sano intrattenimento, ma che sia di qualità.

La musica è una cosa molto più grande di noi… rispettiamola!”

Eugenio Mori
www.eugeniomori.it

Guido Sodo

Guido Sodo“Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla scrittura del Codice Deontologico. Nell’immaginario di qualcuno, fare il musicista equivale solo a una serie di non-regole. Puntualità, disciplina, serietà sono vissute come in conflitto con un’attività nel campo dell’arte. Invece è proprio il contrario: sono tutte doti necessarie, come dimostrano tanti esempi illustri. E secondo me tutte rimandano a una primaria: il rispetto. Rispetto dei colleghi, degli allievi, di chi ci ascolta ai concerti. E anche di noi stessi. Invito quindi tutti i miei colleghi a leggerlo attentamente, ad aderire e a farlo proprio nei comportamenti di ogni giorno. Penso che una maggiore consapevolezza possa aiutare la nostra categoria, anche a essere più uniti per affrontare insieme il momento buio che la musica attraversa nel nostro Paese”.

Guido Sodo
www.guidosodo.com

Flavia Messinese

Live HQ“Non sono una musicista professionista e, per svariati motivi, non credo che lo diventerò mai, però voglio essere una musicista Professionale, ed avere un codice sicuramente mi aiuterà nel farlo consapevolmente. Per questo vorrei ringraziare Note Legali, per il coraggio e per la forza che ha avuto nel proporre questa iniziativa; sono felice io nel mio piccolo di poter dare un contributo nel rendere tutto questo una realtà”.

Flavia Messinese

Ettore Della Campa

etto_studio“Finalmente una iniziativa seria e lodevole volta ad aiutare una categoria che, forse per colpa della superficialità e della tendenza attuale a ‘deculturare’ le persone che si avverte oggi nel nostro paese, si ritrova in un limbo dove i diritti del lavoro, la dignità e il piacere di trasmettere un’emozione siano ormai considerati un gioco puerile destinato a fannulloni che non hanno la capacità di trovarsi un impiego vero e del cui prodotto si dà ormai per scontato si possa usufruire gratuitamente. Arrivare a fare della musica la propria professione è, invece, un grosso impegno e richiede tanti sacrifici e investimenti che, più che dal buon senso, vengono sostenuti dalla passione e l’amore per un’arte o mestiere che sia; ben venga quindi un codice preciso che chiarisca definitivamente cosa facciamo, cosa vogliamo e cosa ci aspettiamo, professionalmente parlando, e che si rivolga soprattutto a chi con la musica ci campa o vorrebbe farne un lavoro ma anche a chiunque ne voglia godere perché troppo spesso gestori di locali, organizzatori di eventi, siti, distributori, etichette, produttori, e chi più ne ha più ne metta, fanno finta di essere sordi da questo orecchio”.

Ettore Della Campa
www.edcmusic.it

Luca Orioli

Luca Orioli“Grazie a Note Legali e a tutti coloro i quali si sono adoperati per dare vita a questa bella e giusta iniziativa! Sono anni che lamento il fatto che purtroppo (per colpa nostra) i musicisti professionisti non hanno nessuna tutela in questo paese che una volta era la culla della cultura! Spero che si possa progredire oltre che musicalmente anche professionalmente grazie all’apporto di un codice deontologico che diffonda la cultura e l’amore per un mestiere così bello ma così difficile come il nostro, aprendo le porte e le frontiere a tutti coloro i quali, anche se dilettanti, vorranno aderire e sentirsi parte integrante di un sistema e di una categoria che finalmente potrà godere del rispetto e delle tutele dovute. Con serietà, onestà e determinazione potremmo risolvere tante cose della nostra famigerata categoria: i musicisti! Grazie di nuovo ai promotori. Un abbraccio e buona musica a tutti gli amici e colleghi”.

Luca Orioli
www.artambo.it

Davide Caprelli

DAVIDE CAPRELLI“Faccio parte di Note Legali da molti anni ed usufruisco della loro professionalità regolarmente. Aderendo al Codice voglio esprimere il mio ringraziamento e il mio plauso a loro. Il Codice rappresenta un importantissimo passo avanti ed una pietra miliare per musicisti, interpreti, compositori e per tutti coloro che lavorano a stretto contatto con queste figure!”

Davide Caprelli

 

Lorenzo Vidoni

998847_10200681690748616_2045167338_n“Sono felice e fiero di poter essere testimone di quella che sicuramente diverrà una delle iniziative più importanti della storia della musica Italiana. Lo è già; e già nell’aria sento una grandiosa voglia di cambiamento che si nutre di tutti i nostri più celati desideri di libertà. La libertà di vivere della nostra passione, in modo sereno, onesto, trasparente ed eticamente corretto, senza essere denigrati. La libertà di vivere di musica e per la musica, in qualità di professionisti”.

Lorenzo Vidoni
www.lorenzovidoni.com